I brutti anatroccoli

Liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen

 

Teatro del Giglio

Venerdì 31 marzo ore 9:45

 

i brutti anatroccoli

Fascia d’età dai 3 ai 10 anni

Produzione: Stilema

 

Essere uguali. Essere diversi.

Cosa ci fa sentire “a posto” oppure “in difetto” rispetto a come “si dovrebbe essere”?

Per una bambina, per un bambino ogni attimo è la costruzione di un pezzo della propria identità.

Il mondo è pieno di modelli e di stereotipi di efficienza e “bellezza” rispetto ai quali è facilissimo sentirsi a disagio. Basta portare gli occhiali, o metterci un po' più degli altri a leggere una frase, o avere la pelle un po' più scura o un po' più chiara, o far fatica a scavalcare un gradino con la sedia a rotelle, o essere un po' troppo sensibili, o un po'....

Chiusi nelle proprie emozioni è come si sentisse un vuoto, un pezzo mancante.

Ma è proprio da quella mancanza che bisogna partire.

Questo tempo pare sfidarci a essere capaci di costruire noi stessi e la nostra identità, accettando le differenze e le unicità di cui ognuno è portatore.

La fiaba di Andersen a cui il titolo si ispira è qui vista come un archetipo.

Una fiaba che si modifica per parlare a questo presente.

Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo spettacolo cerca di emozionare intorno all'idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta.

Un modo per alzare gli occhi e guardare il grande cielo che ci circonda.

Quel cielo nel quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a volare.

 

di e con Silvano Antonelli